Da quest’anno abbiamo introdotto una nuova “rubrica”, per accogliere e far conoscere le nuove leve della squadra.
Come nasce la passione per il triathlon? Come ci si avvicina a questa disciplina? Qual è la percezione della squadra da parte dei nuovi arrivati?Leggete le interviste e lo scopritete!
…E chissà, magari prima o poi pubblicheremo una breve presentazione di tutti i nostri atleti, “veterani” compresi! 😉
FEDERICO:
Sono tanti anni che seguo il triathlon, compro riviste e, da quando su bikechannel fanno vedere le gare di ITU world cup, mi é tornata la voglia di provare ad allenarmi.
Da gennaio 2018 ho iniziato a fare degli allenamenti con un gruppo di amici particolari: si tratta di apneisti, gente che trattiene il fiato per fare vasche sott’acqua, insomma persone poco sane di mente…come me 😜
Col mio amico Alberto abbiamo voglia di fare le cose sul serio, lui conosce Mauro, un ex collega che si allena col Padova Triathlon, nel frattempo su Facebook abbiamo letto che fanno delle prove di una settimana … Fatta, ci iscriviamo.
Primo allenamento il 10 settembre, ritrovo in piscina ad Abano alle 20.15, passo a prendere Alberto alle 19.30, sono 3 minuti in ritardo, ma da Este ad Abano ci vogliono meno di tre quarti d’ora.
C’è traffico, si va lenti, é orario di ritorno da lavoro, al passaggio a livello di Monselice le sbarre sono abbassate, che sfiga… Passano tre treni al giorno!!! 😡
Alle 8 meno 10 siamo ancora a Monselice, non ce la faremo mai, corriamo in auto, ma il traffico é intenso, il navigatore sentenzia che arriveremo alle 20.18 … Non conosco la strada, entro ad Abano, o forse è Montegrotto, (non ho mai saputo distinguerne i confini) provo a correre, ma questo paese ha più rotonde e dissuasori che residenti.
Abbiamo recuperato 2 minuti, il navigatore segna 20.16, arriviamo davanti alla piscina, ed in quel momento parte un gruppo di corridori vestiti in nero ed arancione, con Alberto ci guardiamo in faccia e ci diciamo “la prima impressione è quella che conta, prima sera, giá in ritardo… Che figura da pirla 😳”.
Ce ne freghiamo, parcheggiamo alla meno peggio, e corriamo verso la direzione che aveva preso il gruppo, correndo chiediamo alla gente se ha visto passare dei corridori, tutti negano, fuorché una ragazza che ridacchiando sotto i baffi ci dice “si sì, andate sempre dritti”, altri 5 minuti e ci rendiamo conto d’esserci persi.
Siamo in mezzo alla campagna, e per tornare in piscina puntiamo Maps sul cellulare, questa sera niente va dritto, il cellulare ci porta su una strada sterrata, io mi fermo per un bisogno fisiologico, Alberto corre piano avanti, ad un certo punto sento un cane abbaiare e vedo Alberto che corre verso me, scappiamo indietro, eravamo entrati in una corte privata.
Torniamo indietro ridendo, ma inizia a far freddo, in qualche modo torniamo in piscina e troviamo dei ragazzi che fanno stretching, lo facciamo pure noi.
A quel punto arriva un gruppetto condotto da un allenatore in bici (una specialized anni ’90), si capisce che é lo Yoda del padova triathlon: Fabio Vason.
Ci presentiamo e spieghiamo d’esser stati in ritardo e correttamente ci dice “siamo tanti e non aspettiamo nessuno”, ci infiltriamo fra gli atleti che parlano di gare, la stagione é in corso, l’ambiente é bello e stimolante.
Ci cambiamo, entriamo in vasca, ci spiegano che abbiamo 4 corsie il lunedì, 6 il giovedì, è tutta la vasca il sabato, l’allenatrice é Antonella, alle 21.45 si entra in acqua.
Antonella ci fa entrare in prima corsia, poi ci fa passare in seconda, poi in terza, e poi ci dice che dobbiamo fare 40×50 stile (me saría copá), sono mesi che non nuoto, Antonella mi dice che se non ce la faccio posso fermarmi: ma te pare che me fermo? So ‘na testa dura, non mollo gnanca un punto 😜
Alle 22.45 l’allenamento é finito, usciamo tutti e, ai saluti generali “Yoda” esclama “giovedì si festeggiano 3 compleanni” … Ok, questo triathlon inizia a piacermi 😂👍🏻
DINO:
Ciao!
Sono Dino, ho 37 anni e da qualche mese mi alleno col PDTRI.
Lo dico subito tutto d’un fiato: confessochesonounexcalciatorenonpentito… e che cercavo qualcosa di nuovo.
Ad agosto uscendo dalla piscina di Abano ho visto in bacheca la vostra foto e quella domanda “a ottobre cosa faccio?… Triathlon” ha iniziato a ronzarmi in testa.
E così a novembre per curiosità ho iniziato i primi allenamenti: corsa e nuoto.
Ed ora eccomi qui: l’altro giorno (1 marzo) sono salito in sella alla MIA PRIMA bici da corsa!
Tutto è nuovo e la fatica (quella sana sportiva) non manca, ma soprattutto c’è un bellissimo gruppo ben assortito e affiatato pronto a dare consigli e a spronare le “nuove” leve.
Quindi dico, Grazie al PDTRI!
PS: menzione speciale per il terzo tempo del/dei giovedì 🔝🍻
GIOVANNI:
Ciao ragazzi!
In questi primi mesi ho cercato di allenarmi e di tenere duro. La forza e la determinazione che mi date voi compagni è tanta. È un onore la vostra vicinanza. Meritate tanto rispetto. Ognuno ha qualcosa da insegnarmi. Fra un po’ arriverà il body, sarà un onore indossarlo. La cosa magica è che mi alleno con degli alieni, ma che sono più umani di qualsiasi uomo sulla terra. Ognuno ha qualcosa da insegnarti. Ognuno se può, nel suo piccolo ti stende la mano per aiutarti.
Credo che questo sia il concetto ideale per una comunità dove vorrei vivere.
Non vedo l’ora arrivi la prima vera sfida… sarà una sfida con me stesso… Ne vedremmo delle belle. Forza PDTRI
ALBERTO:
Ciao a tutti! ….su di me che dire 😅 faccio il commerciale e faccio tanti km (purtroppo solo in macchina 😂), ho sempre fatto molto sport nonostante il fisico non proprio esile, arrivo dalla pallanuoto per poi passare ad apnea (14 anni fa). 7 anni fa ho iniziato con la mtb e mi è piaciuto subito (sul mio Facebook ci sono foto in abbondanza) quindi ho iniziato a fare qualche garetta via via più impegnativa…l’anno scorso ho lanciato la sfida del triathlon con i ragazzi di apnea e con squalo abbiamo organizzato una gara tra di noi lo scorso 1 luglio (ho vinto io che è tutto dire 😂😂) ed è stato amore a prima vista! La conoscenza con Mauro Donadeo poi mi ha portato da voi e…per fortuna! Ciao e buona serata, Alberto Violin
TOMAS:
Ciao sono Tomas Gallo, ho 36 anni.
Come ho scoperto il triatlhon!!? Grazie ad Enrico Pedron, un amico, per me un fratello.. l’ho seguito in un paio di gare (come porta borse e motivatore), finché un giorno mi ha detto di provare…. ed eccomi qui!!!
SOFIA:
Ciao! Sono Sofia, ho 20 anni e studio odontoiatria all’Università di Padova. La mia passione per il triathlon è iniziata ormai più di qualche anno fa quando in terza media ho assistito ad una delle prime gare di mio fratello Luca. Questo sport così entusiasmante mi ha subito catturata e da quell’anno sono iniziati i miei primi allenamenti: ho imparato a nuotare e gareggiavo in MTB contro altre atlete in bici da corsa, per cui le prime gare non sono andate proprio come speravo! Ho iniziato ad allenarmi con costanza e lo sport mi ha catturata sempre di più.
Ora sono lontana dalle gare da quasi due anni ma la mancanza dell’adrenalina che caratterizza ogni gara mi ha spinta a ricominciare ad allenarmi.
Mi piace molto nuotare e andare in bici, odio un po’ la corsa ma per fortuna è l’ultima frazione e pur di finire la gara corro al massimo.
Grazie per l’accoglienza Padova Triathlon!
ANDREA:
Mi presento: Andrea Rampazzo , classe 84, un passato sui campi di calcio ma sopratutto da ex fumatore, partito con l’obbiettivo di chiudere in mezza maratona in circa un anno dallo aver smesso di fumare, con allenamenti autoprodotti e incostanti. Mi cresce la voglia di provare il triathlon spinto dal nostro campione di casa il nonno “ciotti”, sicuramente non per emularlo ma per poter almeno poter provare qualcosa di quello che lui ha fatto.
Beh posso dirti che ho trovato una grande squadra, un grande gruppo di persone, di amici ma soprattutto la voglia in ogni allenamento di volermi migliorare.
Forse un giorno ma anche io voglio arrivare a dire c’è l’ho fatta.
Obbiettivo 2019 : duathlon di caorle e sempre in quel di caorle l’acquathlon.
MANUEL:
Perché ho iniziato il Triathlon ?!?!?
Non sono mai stato uno da gran voti a scuola, quando arrivavo alla sufficienza mi bastava.
Il primeggiare non mi interessa sono più attento a scegliere il percorso.
Mi serviva una sfida da affrontare che diventa una motivazione per mettere in armonia mente e corpo, che poi diventa uno spirito di gioia.
E quando sei contento la giostra cambia, insieme a quello che ti circonda.
Non è facile, i momenti di difficoltà ci sono e saper cosa è meglio fare ti impone una ricerca, ma fa parte di un viaggio che è bello percorrere e godersi.
Già provato in altre sfide, se ci credi arrivi.
ENRICO:
Ciao!
La mia passione per la corsa è nata da quando avevo 13 anni è stato il mio professore di inglese delle medie Angelo Orsoni (DINDI) che mi ha fatto amare l’atletica, lui mi ha seguito, allenato, motivato, e confortato nei momenti più difficili, mi ha allenato da velocista nei 400(49,01) e tutt’ora ci sentiamo spesso, dopo uno stop da qualsiasi attività sportiva ho ri-iniziato a correre dedicandomi al podismo e mettendomi alla prova nelle “lunghe distanze” (mezze maratone), e non ho mai fatto una maratona….
Mi sono avvicinato al triathlon perché cercavo nuovi stimoli nella corsa che ultimamente stavo perdendo e dopo una ricerca della squadra migliore ho deciso di aggregarmi al Padova Triathlon che fin da subito ha accolto i nuovi arrivati come in una grade famiglia e questo è stato un lato molto positivo.
Aspettative… La sfida principale è con me stesso per il momento.
Qualcosa di me… La cosa più importante sono le mie ragazze Giada di 16 anni e Emma di 14 e da quando mi sono separato, con loro ho riscoperto un nuovo rapporto di padre/amicizia molto molto bello.