Le gare di Marzo, di Ely Comunian
Esiste un’azienda che con 12 mila euro offre un’esperienza pazzesca su un caccia supersonico a 20 mila metri. Ora: sareste disposti a pagare tanto per pochi minuti di adrenalina? Conosco persone (e io faccio parte di questa cerchia), alle quali basta molto meno per cercare e vivere un’emozione, ma talmente intensa e personale da essere impagabile. E’ troppo facile mettere mano al portafogli per ottenere cio’ che si vuole, ma quelli che possono permetterselo non proveranno mai quella stupenda sensazione che solo il traguardo puo’ dare. Perché questo non significa solo che la gara e’ finita, ma che per finirla ho dato tutto, e dico tutto; nel lavoro, in famiglia, con i figli. Le fatiche di ogni atleta diventano godimento puro alla vista della scritta “finish”, che da “normal people” si trasformano per qualche istante in super eroi, anche se a mio parere lo siamo un po’ tutti i giorni. E mentre l’attesa primavera arriva, oltre a scaldarsi l’ aria si scaldano anche gli animi del Padova triathlon. Al duathlon di Romano di Lombardia, Marco Bacelle è stato letteralmente travolto in uno sprint! Marco non te la prendere, il body si ricompra, la pelle si aggiusta, la rabbia tienila per la prossima gara! E come dice la Tosello “vai a tutta!”cmq finita. Grande Marco. E proprio “la Federica” Tosello decide dopo ansie e paure di battezzarsi al triathlon con la sua prima gara nella deliziosa Firenze, un duathlon sprint. Vederla col sorriso all’arrivo e con la voglia di iscriversi alla sua seconda è fantastico. Brava Tosello, a tutta sempre!!
Ad accompagnarla ci sono i veterani Fabio Vason, il capo, la first lady Virna Stavla, Sabrina Peretto la nostra ironwoman finisher, che si scalda con queste gare per prepararsi al suo prossimo ironman, Maurizio Scarparo (il Mauri), a seguire i più “giovani” Marco Bacelle, Ernesto Sturaro, Ruggero Masin. Insomma, grande squadra. Mitici tutti!!!!!!
Vi ricordate un certo Roccia? Prende tempo la new entry, e se ne va in montagna a fare una corsetta all’ultrabericus! La prima ; L’ultra non perdona. Il caldo e i fastidi vari lo fanno pensare al ritiro al 20° km, invece la testa gli dice di non mollare, infila la maglia della squadra e arriva alla fine in 10 h 30. Non ci sono parole; sei un grande. Una roccia. Altra gara altra corsa. Alla Unesco cities marathon da Cividale ad Aquileia un tizio la conclude in 2 h 58;vi basta? Davide Merlin, non un cognome a caso, vista la magia nell’impresa. Di ce di essere stato in buona giornata la nostra gazzella, seeeeeee!!!! Sei forte. Punto. Ma non era da solo il ragazzo; al suo fianco, in gara come nella vita, Eleonora Bado che chiude la sua prima 42,195 km in 3 h 49. Super Ele!!! Altra crocetta nella tua vita da triathleta, pronta per l’Ironman!!! Vai e spacca!
Albe finalmente luminose, fiori che sbocciano, il vento piacevole fa venire voglia di uscire, e le lunghe giornate lo permettono. Rimanere piu’ tempo fuori a gustarci la nostra passione, lo sport. Questo sport. Gli acciacchi invernali se ne vanno, il nostro corpo chiede di essere ascoltato, rispettato, amato, e niente di meglio per accontentarlo che una mite primavera che scalda l’anima e il cuore. L’aria frizzante che si respira ci spinge a fare di più, a dare di più, a raggiungere nuovi traguardi, a vedere nuovi luoghi, a vincere le nostre paure, a sfidare noi stessi; vedere fino a che punto la nostra mente ci porterà alla fine di una gara, quando il fisico non ne avrà più.
Perdonate il gergo tecnico poco giornalistico, ma scrivo di emozioni che vivo e che sento dai miei compagni di squadra, non scrivo per vivere. Perciò avanti Padova triathlon, via via via!!!!!
Bacio alla prossima!
Ely Comunian