24 MAGGIO 2015 RIMINI CHALLENGE: LA SFIDA.
Ecco il grande giorno è arrivato. E’ il giorno della gara alla quale molti atleti si sono iscritti quasi un anno prima, la gara che diventa anche campionato europeo sulla media distanza, la gara alla quale non esserci significa non prendere parte ad uno dei maggiori eventi triathlon in Italia. E’ il giorno del Challenge.
E la prima sfida è contro le condizioni meteo che non promettono niente di buono; venerdì Rimini è flagellata da piogge violente e un mare grosso, tanto che gli organizzatori propendono all’annullamento della frazione di nuoto e alla trasformazione della gara in un duathlon qualora il brutto tempo fosse continuato anche domenica.
La pioggia invece dà una tregua: smette appena dopo colazione. Il cielo si mantiene di colore grigio e offre un bel contrasto con le cuffie colorate degli atleti pronti per la loro sfida contro il mare.
Sono 1175 uomini e 210 donne, a cui si vanno ad aggiungere 39 staffette maschili, 6 femminili e 31 staffette miste.
Mezzogiorno. Via! Partono gli atleti elite, a seguire distanziati di 5 minuti tutti gli atleti age group, per chiudere con i frazionisti a nuoto delle staffette. La prima battaglia contro le onde è vinta, si esce dall’acqua e ci si spoglia della muta. Si cercano i punti di riferimento fissati al mattino in T1 per individuare la propria bici il prima possibile. Passata la linea blue si sale in bici e si inizia a pedalare verso l’ignoto, cioè almeno questa è la sensazione per chi non conosce il percorso o non ha effettuato il giro di ricognizione prima della gara. E l’ignoto, per sua natura, non sai cosa ti può presentare. Si va da un fondo stradale severamente fessurato, cigli ceduti, rivoli d’acqua, graniglia mobile, pioggia su uno strappetto in salita piastrellato liscio, ed una discesa a doppia corsia di marcia degli atleti e per finire l’intrusione di alcuni ciclisti di una squadra estera che percorrono gli ultimi 20 km del percorso gara facendo scia tra di loro e mettendoci così in difficoltà. Alla fine raggiungiamo la T2: si infilano le scarpe da corsa e via ultima frazione.
La sfida in bici ha comportato un notevole dispendio di energie; ce ne rendiamo conto nell’affrontare il monotono andirivieni sul Lungomare di Rimini dove il tratto, da percorrere per 6 volte, sembra molto più lungo dei 3,5 km effettivi.
Alla fine della gara il sole bacia la fronte dei finisher che orgogliosi portano al collo la loro medaglia. Vinta questa sfida, siamo pronti ad affrontarne altre. E’ il bello del triathlon, è lo spirito dello sport.
I nostri sono stati veramente bravi, a partire dalla bella staffetta che ha visto Riccardo Medè nella frazione a nuoto, Mauro Donadeo nella frazione di bici e Davide Merlin ottimo frazionista nella parte di corsa; tempo totale per loro 5:38:15.
Superlativo Marco Masiero che ha chiuso la gara in 5:39:31. Bravi Roberto Sattin finisher in 6:10:51 e Guido Bassan instancabile veterano che taglia il traguardo in 6:19:21.
Stellare, Eleonora Bado, fa segnare il 9° tempo nella frazione a nuoto delle atlete della categoria S3 per chiudere la gara in 6:12:29.
Grande prova di determinazione e tenacia per Virna Stavla che passa al traguardo in 6:32:02.
Chiude il gruppo Sabrina Peretto in 6:37:10.
Un plauso anche ai nostri suppoter: Ira, Elisa, Fabio e Stefano che alla fine tirano un bel respiro di sollievo.
Sabrina P.