Pensavo di aver raggiunto il “top” nel 2005: in 11 ore e 14, 3a di categoria all’Ironman di Francoforte e qualifica alle Hawaii dove ho concluso felicissima la mia gara in 11 ore e 28; invece c’era un altro obiettivo nell’aria: andare sotto le 11 ore. Per il mio settimo ironman ho scelto il Quelle Challenge di Roth assieme ad altri miei compagni di squadra del Padova Triathlon: Fabio (mio marito) Diego, Massimo e Paolo; quest’anno non mi interessava la qualifica ma fare un nuovo Ironman dopo 3 Klagenfurt, 2 Francoforte e 1 Kona. Venerd젥 Sabato il tempo mi aveva un p��eoccupata: pioggia, vento e freddo, con un cielo che non prometteva nulla di buono, ma gli organizzatori continuavano a dirci che le previsioni per domenica erano buone con un solo 5% di probabilitࠤi pioggia e questo mi dava un p�� speranza. Inoltre sabato avevo ricevuto una notizia strepitosa che mi aveva dato una carica eccezionale: le mie compagne di squadra Daniela, Valentina e Francesca erano arrivate terze ai campionati italiani di duathlon a Varallo Sesia! Un’emozione enorme!!! La sveglia domenica mattina tata inclemente: alle 3…….la partenza a batterie prevedeva lo start per i pettorali dall’1 al 399 alle 6,20. Guardo il cielo: ompletamente stellato e penso che le previsioni erano azzeccate! Colazione con t謠pane e marmellata e poi via, al buio, verso la partenza! Sembra un pellegrinaggio di atleti che, con le loro sacche a tracolla, si avvicinano alle proprie biciclette in zona cambio e cominciano il rito di togliere il copri-bici giallo fornito dall’organizzazione e di coccolare il proprio mezzo, gonfiandogli le ruote, dotandolo di borracce, barrette e gel. Poi il dovere chiama: indosso la muta (ultimamente sembra un p�� larga: beh…qualche chiletto con la preparazione all’ironman se n’ ndato!), mancano 5 minuti al via e mi tuffo in acqua….non redda. Uno sparo……che arriva direttamente al cuore……….e via….. si parte! Il nuoto l mio punto debole…….non sono riuscita e non riuscir��i a migliorarlo, inoltre all’ultimo giro di boa mi viene un crampo che mi immobilizza, dal polpaccio fino alla coscia, la gamba destra. Esco dall’acqua in 1 ora e 15….lo capisco dall’orario perch l mio crono si loccato in acqua a 35 minuti e decido cos젤i non controllare pi il tempo fino all’arrivo! Cerco di fare un cambio veloce e poi via…….la mia due-ruote, amica di tante ore, mi aspetta! In bici non mi sento benissimo, le gambe sono un p��ballate…….il percorso 蠭isto…….c’ nche un p�� vento……il panorama per��bellissimo……..campi di grano…….paesetti fiabeschi immersi nel verde e biciclette di triatleti sparse qua e lம…….ognuno con la propria storia e con il proprio sogno nel cassetto. Ovunque c’蠧ente che ti incita……qualcuno si ortato il divano di casa sul bordo strada……qualcuno sta rigirando qualcosa sul barbecue…….altri leggendo sul programma il tuo numero di pettorale ti chiamano per nome e ti incitano a proseguire la tua impresa. Quando poi arrivo sul “Solar”, una salita che praticamente fai in mezzo metro di spazio fra 2 ali di gente, l’adrenalina ll’apice……mi dimentico persino di cambiare e mi accorgo solo alla fine di aver fatto la salita con il “53”!!! Dopo i 180 km mi ci vuole qualche minuto per riportare la mia schiena in posizione normale; solo dopo mi accorgo che le mie gambe ed il mio fiato stanno al meglio. Mi sembra di volare! Ho paura che da un momento all’altro mi prenda la crisi…..invece no….continuo a correre…….la gente mi urla “Klasse”….ed io corro….corro…corro. 30…32…36…40…i km passano e sono all’ultimo km che mi porta al centro di Roth. Passo in mezzo alle gradinate colme di gente e vedo l’arco del traguardo. Gli spettatori mi danno il “5” e mi sembra di condividere con loro la gioia dell’arrivo…….eccolo l’arrivo…….alzo gli occhi: 10 ore e 57………poi non vedo pi nulla….le lacrime mi hanno annebbiato la vista!!! L’unico rammarico: essere arrivata quarta di categoria a soli 10 secondi dalla terza!!! Vabb …adesso via;.. verso un nuovo obiettivo!!! Virna